[dropcap]L[/dropcap]e linee di lavorazione nell’estrazione meccanica differiscono per i metodi usati nelle singole fasi, pertanto esistono tipologie d’impianto differenti.
Oltre che per le caratteristiche tecniche gli impianti differiscono in modo marcato per la capacità di lavoro, il livello di meccanizzazione, l’organizzazione del lavoro, la resa qualitativa e quantitativa, i costi di produzione.
Quasi tutti gli impianti prevedono la successione di quattro fasi fondamentali:
1. Prima dell’estrazione vera e propria le olive devono essere preparate con le operazioni preliminari. Si tratta di operazioni intercalate fra la raccolta e la molitura effettuate nel settore iniziale dell’oleificio. Il lavaggio, come dice la parola stessa, ha il compito di eliminare le eventuali impurità (terra, sassi ecc…).
2. La frangitura è il processo in cui le olive vengono macinate e ridotte in una pasta omogenea. Questo può essere effettuato con i mulini a martello, mulini a dischi o con le vecchie macine in pietra dei vecchi frantoi.
3. La gramolatura, o gramolazione, è un’operazione che segue la frangitura ed ha lo scopo di rompere l’emulsione fra acqua e olio e far confluire le micelle d’olio in gocce più grandi che tendono a separarsi spontaneamente dall’acqua. Si effettua in macchine dette gramole o gramolatrici.
4. L’ estrazione dell’ olio può essere eseguita in due modi: con il metodo continuo o con il metodo tradizionale. Nel primo caso la separazione delle tre componenti (acqua, olio e sansa) avviene tramite un sistema centrifugo, il quale sfrutta il principio fisico della differenza del peso specifico. Questa macchina sfrutta la velocità rotatoria spingendo gli elementi più pesanti verso l’ esterno. In questo modo all’ interno della macchina si formano tre strati, all’ esterno sansa, nel mezzo acqua e all’interno olio.