Degustazione dell’olio: come riconoscere la qualità

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Degustazione dell’olio: come riconoscere la qualità

Seguendo delle semplici regole, è possibile riconoscere la qualità di un olio di oliva extra vergine, anche da parte di chi non è un vero intenditore.

Ecco come riconoscere la qualità dell’olio.

Distinguiamo tre indicatori:
• dalla bottiglia;
• dall’assaggio;
• dal prezzo.

Riconoscere l’olio di oliva extra vergine dalla bottiglia

Non possiamo “testare” l’olio (bottiglia sigillata), in base ai nostri due sensi : olfatto e gusto.
Nonostante ciò, esistono altri aspetti che identificano la qualità. Nonostante il Salento sia una delle regioni d’Italia in cui si produce olio evo di qualità eccellente, ogni luogo del nostro Paese può vantare una produzione di qualità. Non esiste una regione che produce olio di oliva extra vergine migliore dell’altra; tuttavia, esistono tecniche di lavorazione, di raccolta e di conservazione che permettono di valutare la superiorità e qualità dell’olio di oliva extra vergine.
Solo leggendo quanto riportato sull’etichetta della bottiglia, l’inesperto potrà ottenere tutte le informazioni utili per riconoscere la qualità dell’olio (già le sigle DOP, IGP sono sinonimo di alta qualità).
Altro dato confortante per identificare l’olio di oliva extra vergine: le norme dell’Unione Europea obbligano il venditore a specificare tutti gli elementi che caratterizzano l’olio di oliva extra vergine e la sua purezza in fatto di qualità.
Pertanto, possiamo dire che la presentazione dell’olio di oliva extra vergine sull’etichetta sia un buon biglietto da visita.

Riconoscere l’olio di oliva extra vergine tramite il sapore e il colore

Al primo assaggio, l’olio di oliva extra vergine deve infondere un sapore di amaro (soprattutto ai lati della cavità orale) e nello stesso tempo di piccante (sia sulla punta della lingua e sia nella gola). Queste due peculiarità, identificano la qualità dell’olio, in quanto l’odore di amaro e del piccante sono sprigionati da due elementi presenti nell’olio di oliva extra vergine, cioè “dall’ oleocantale” e “dall’eleuropeina“.
In difetto, cioè se non dovessimo percepire il sapore di aspro ed il pepato, sarebbe meglio diffidare del prodotto.

Oltre a quanto sopra riportato, possiamo identificare la qualità dell’olio di oliva extra vergine dal prezzo.

Qualora dovessimo vedere esposto una bottiglia di olio di oliva extra vergine ad euro 3,00 (cioè a bassissimo costo), è lecito aspettarsi una qualità dell’olio altrettanto limitato.

Il prezzo rappresenta un buon indicatore di qualità. Nel costo complessivo infatti sono comprese le seguenti fasi di lavorazione:
• la raccolta;
• la molitura;
• il lavaggio;
• la gramolatura;
• l’estrazione;
• la separazione;
• lo stoccaggio;
• imbottigliamento;
• servizio di disinfestazione della bottiglia di vetro;
• spese bottiglia;
• spese di trasporto.

A questo punto è lecito porsi questa domanda: in base al processo costoso di lavorazione, è possibile che un buon olio di oliva extra vergine costi solo al pubblico 3,00 euro ?
La risposta è intuitiva: non è possibile !

Per fugare ogni dubbio, possiamo tranquillamente affermare che per una bottiglia di olio di oliva extra vergine di alta qualità si dovrebbe spendere di più. Questo non significa che più si sale con il prezzo è più la qualità dell’olio di oliva extra vergine sarà pregiata ma, certamente, un olio extravergine d’oliva a bassissimo costo dovrebbe essere un elemento sufficiente per diffidare di quanto ci propongono: al di sotto di questa somma, si rischierebbe di cadere in un prodotto di scarsa qualità.

Se si seguono questi semplici consigli, è possibile per un non intenditore riconoscere un buon olio di oliva extra vergine.

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